In un contesto intriso di storia e cultura, come quello italiano, la gestione e la valorizzazione del patrimonio culturale rappresentano una sfida titanica. L’ingente patrimonio, disseminato in ogni angolo della penisola, ha incontrato le limitazioni della gestione statale e non, portando inevitabilmente in molti casi a una condizione di degrado e abbandono. La Convenzione di Faro, sottoscritta nel 2005, promuove un’innovativa prospettiva di tutela sociale del patrimonio. Questa concezione, incentrata sull’attiva partecipazione della comunità, si presenta come l’approccio più idoneo per conoscere, curare, valorizzare e gestire un patrimonio così ampio e diffuso come quello italiano. La Convenzione introduce il concetto di Comunità di Patrimonio, definendola come “un insieme di persone che attribuisce valore ad aspetti specifici del patrimonio culturale, e che desidera, nel quadro di un’azione pubblica, sostenerli e trasmetterli alle generazioni future”.